«Vogliamo rompere gli schemi e gli equilibri che si sono consolidati da anni sul territorio. Vogliamo essere la sorpresa delle elezioni»: così Ponziano Sabetti annuncia oggi, mercoledì 13 aprile, la candidatura a sindaco di Ferno con Italexit, il partito di Gianluigi Paragone.
Sabetti gode dell’assist del partito e del coordinatore Paolo Rechichi; è il terzo candidato sindaco che ambisce a governare il paese vicino a Malpensa, dopo Sarah Foti per il centrodestra e Orlando Marmo, il nome del centrosinistra.
Ha alle sue spalle una lista composta da ferenti che sono attivi nel partito, da quelli con più esperienza politica ai neofiti.
Per un maggior coinvolgimento
L’obiettivo principale è rivoluzionare la città, a partire da un maggiore coinvolgimento delle associazioni: «Vogliamo lottare contro il personalismo e condividere le nostre scelte andando contro gli interessi di pochi», spiega il candidato, «noi, in caso di vittoria, coinvolgeremo le associazioni a partire dalla scelta degli assessori». Lee realtà ferenti – continua – vanno sostenute e aiutate con più incentivi possibili.
Da Malpensa a Sap, i temi della campagna elettorale
Il tema numero uno è naturalmente l’aeroporto di Milano Malpensa, a partire dalle tasse d’imbarco («noi vogliamo riprendere il tema con più incisività, perché non ha trovato il giusto riscontro negli ultimi anni») e dal Masterplan 2035. Pur dimostrandosi a favore dell’espansione dell’aeroporto, per Sabetti non deve avvenire ai danni dell’ambiente e della salute delle persone: «Sulla salute va fatto un approfondimento dell’impatto dell’aeroporto nei territori circostanti».
Si dimostra critico anche sul progetto dell’ex Manifattura, che da area dismessa potrebbe diventare un supermercato: «Partendo dal presupposto che il centro del paese è occupato da un eco mostro, non si doveva mettere una pezza peggio del buco. Siamo preoccupati per il tema della viabilità che non ci sembra essere stato approfondito». Poi c’è l’idea di porre attenzione alla frazione di San Macario («che non ha mai visto un piano di sviluppo e di integrazione all’interno del paese») e di valorizzazione del centro storico.
Infine, il candidato ha espresso rammarico per come è stata gestita la questione della municipalizzata Sap (Ferno è socio al 50% insieme a Lonate Pozzolo e, data la situazione di difficoltà che Sap sta affrontando, sono in atto delle interlocuzioni con Agesp Srl di Busto Arsizio per valutare una fusione). «La società doveva essere un fiore all’occhiello ed è stata smembrata: hanno svenduto un rottamato e ciò ha giocato a favore di Lonate, ma si doveva fare di più».
Le critiche agli sfidanti
Sabetti è tranchant anche per quanto riguarda i suoi sfidanti, a partire da un centrodestra «riagglomerato magicamente in funzione dell’anti-Ceruttismo, che si è riunito solo per far fuori Mauro Cerutti» e dal centrosinistra che non è molto cambiato rispetto al passato e per questo «rimarranno degli outsider».