Non sarà tragico, ma certamente non è il migliore il biglietto da visita quello che la Pro Patria mostra alla vigilia della gara casalinga di sabato 21 gennaio – ore 14:30 – contro il Padova. La squadra di Busto Arsizio non solo è reduce dalla brutta sconfitta di Mantova ma, dato più allarmante, non segna infatti da ben tre gare consecutive, ovvero dall’inizio del girone di ritorno.

Se Atene riesce comunque a trattenersi dalle lacrime, Sparta – leggasi Padova – tuttavia non ride, soprattutto date quelle che erano le premesse alla fine dello scorso campionato, quando il ds Mirabelli chiamò Massimo Oddo per tentare la promozione in Serie B, sogno infrantosi proprio al traguardo nella finale di ritorno al Barbera di Palermo. La stagione in corso dei veneti è stata di fatto all’insegna di un ridimensionamento generale: in poco più di un girone gli Euganei hanno già visto un esonero in panchina, la Coppa Italia di Serie C- il grande trionfo della scorsa annata – sfumata e, addirittura, una posizione in classifica che al momento parla di piazzamento fuori dalla zona playoff, quattro punti dietro alla Pro Patria e con tre squadre frapposte (Novara, AlbinoLeffe e Arzignano).

Eppure, nonostante le premesse non esaltanti degli avversari, per i tigrotti di Busto Arsizio la partita di domani rimane una delle sfide casalinghe più complicate da affrontare di tutto il campionato. La dimostrazione di questa tesi arriva proprio la gara di andata, quando i veneti, ancora guidati da Caneo, si imposero senza difficoltà in quella che – ad oggi – rappresenta la peggior prestazione stagionale dei biancoblu: un pesante 3 a 0, passivo che sarebbe potuto essere ancora peggiore se Del Favero non avesse parato un rigore parato a Dezi nel primo tempo.

VARGAS: “PADOVA UNA SQUADRA COSTRUITA PER VINCERE

«Sorprende vedere la posizione del Padova – commenta l’allenatore della Pro Patria Jorge Vargas nella conferenza stampa pre-partita -. Sono una squadra costruita per vincere il campionato. In tutti i ruoli hanno un doppio interprete e la qualità dei suoi giocatori permette loro di fare bene. Sinceramente sono stati gli avversari che ci hanno messo maggiormente in difficoltà, anche se adesso hanno cambiato un po’ modo di giocare con il nuovo allenatore (Vicenzo Torrente, ndr.). Sono molto fisici e pericolosissimi in attacco: sanno che mancano ancora tante partite e vogliono fare risultato anche qua a Busto Arsizio. Ma noi siamo pronti per affrontare una squadra forte come il Padova».

Delle novità apportate al gioco del Padova a cui Vargas faceva riferimento, senza dubbio la principale è il cambio di linea di difesa con cui i biancoscudati scendono in campo a partire da dicembre. Non più a 3 bensì a 4. Accorgimento che ha permesso ai giocatore di Torrente di uscire sempre imbattuti a partire dal passaggio di testimone in panchina, sebbene con una sola vittoria nelle quattro partite partite disputate: 1 vittoria e 3 pareggi.

Altra chiave di lettura della partita, questa volta in casa bustocca, è invece la condizione fisica dei giocatori. La fase della stagione tigrotta più performante è stata infatti quando l’allenatore cileno ha potuto contare su diverse scelte e ricambi sia in difesa (grazie alle prestazioni oltre la media di Lombardoni e Saporetti), sia a centrocampo, dove capitan Fietta ha saputo farsi sentire in cabina di regia. Fattori che poi hanno avuto ripercussioni anche in attacco, adesso invece, sterile da 270 minuti consecutivi dopo gli exploit di Castelli e Stanzani.

«In questo momento i ragazzi stanno quasi tutti bene, anche Brignoli è rientrato a disposizione del gruppo – sottolinea poi Vargas -. gli unici che fanno eccezione sono Nicco e Chakir, che si sono infortunati nella settimana della partita contro la Feralpisalò. Domani mi aspetto comunque una grande partita»

IL MEA CULPA: “A MANTOVA APPROCCIO SBAGLIATO”

Infine, inevitabile, per il mister ritornare sugli errori che hanno portato alla sconfitta di Mantova, sterilità offensiva compresa.

«A Mantova non hanno funzionato tante cose – analizza a freddo Vargas a poche ora dalla partita in scena allo Speroni di Busto Arsizio, ribadendo la posizione da parafulmine come già fatto al Martelli -. Sicuramente ho sbagliato a trasmettere il giusto approccio alla partita. Sapevamo che i nostri avversari arrivano da un periodo di difficoltà ma che avrebbero puntato sull’agonismo e sull’intensità. Cose che a noi in campo sono mancate. Siamo stati tiepidi nel valutare certe situazioni di gioco».

La poca prolificità non spaventa, ancora, l’allenatore cileno: «Mi fido molto dei giocatori che ho a disposizione – conclude -. Sappiamo che sarà durissima ma per come abbiamo perso in casa loro adesso abbiamo voglia di fare qualcosa di diverso, perché siamo in grado di farlo. Il fatto di non segnare può essere un caso: abbiamo avuto delle occasioni ma non abbiamo saputo sfruttarle. Contro le squadri forte non è sempre semplice arrivare in avanti e creare certe situazioni diventa complicato. Io resto comunque tranquillo, i giocatori fino ad adesso hanno fatto abbastanza bene. Anche domani avranno l’occasione di fare bene tanto in attacco quando in difesa».

CONVOCATI E ASSENTI

Indisponibili: Chakir, Ghioldi, Mangano, Nicco, Parker, Rossi.

Diffidati: Bertoni, Boffelli, Gavioli, Saporetti, Vaghi.

Prima convocazione in Prima Squadra per l’Attaccante della Primavera Emanuele Zanaboni.

ARBITRI

Sarà Leonardo Mastrodomenico della Sezione di Matera ad arbitrare Pro Patria – Mantova, in programma sabato 21 Gennaio alle ore 14.30 allo Stadio “C. Speroni” di Busto Arsizio (VA).

A completare la terna, gli assistenti Emanuele Renzullo della Sezione di Torre del Greco e Alessio Miccoli della Sezione di Lanciano. Quarto Ufficiale Paolo Isoardi della Sezione di Cuneo.