Una lista con tre anime e un giovane di esperienza come candidato sindaco, Tommaso Police. Così il centrosinistra di Cassano Magnago prova ad affrontare le prossime elezioni amministrative dopo 5 anni di amministrazione Poliseno, insieme a Cosimo Mottura (ex-in Movimento), Mario Colombo di Azione e Gemma Tagliabue del Pd.
Questa mattina hanno presentato il simbolo che riunisce le tre realtà politiche e civiche che hanno deciso di unirsi in un’unica lista «per concentrare le migliori energie, puntando sul nome – ha affermato Tommaso Police che ha aggiunto – questa cosa è per me motivo di orgoglio che mi motiva a cercare di fare bene. Lo farò seguendo l’unico scopo vero di questa mia candidatura e cioè fare il bene di Cassano Magnago impegnandomi ogni giorno per la mia città».
Così valuta Gemma Tagliabue questa nuova esperienza: «I nostri fari sono competenza, esperienza, capacità di essere sempre presenti e oggettivi. Non amiamo le polemiche e le diatribe e lo abbiamo dimostrato in questi 5 anni piuttosto strani. Abbiamo sempre avuto in testa l’interesse di Cassano Magnago e dei suoi cittadini. La nostra sarà una campagna elettorale corretta e rispettosa nei confronti di tutti coloro che si presenteranno. Abbiamo scelto Tommaso per le sue qualità indiscutibili e perchè è una persona giovane che può avere davanti una prospettiva di 10 anni di amministrazione».
Mario Colombo di Azione è l’elemento nuovo della coalizione: «Siamo una forza appena nata e il circolo di Cassano è stato aperto un anno fa. In questi mesi ci siamo rivolti a tutti ma abbiamo scoperto senza fatica che il nostro modo di fare politica è molto vicino a quello di Tommaso. I contenuti del nostro programma sono basati su quanto chiedono i cittadini».
Per Mottura, invece, è tempo di una nuova esperienza dopo essere stato candidato sindaco 5 anni fa, con una nuova veste: «Abbiamo fatto 5 anni insieme a Gemma e Tommaso all’opposizione, in sinergia e senza problemi. Trovo giusto sostenere Tommaso con la lista degli indipendenti e aiutare i giovani ad andare avanti. L’esperienza che ha Tommaso viene anche da prima di questi 5 anni. Considero però chiuso il ciclo di In Movimento per Cassano Magnago senza che ne venga disperso il patrimonio, per questo mi ricandido come indipendente per un ultimo mandato a sostegno di questa coalizione».
Police aggiunge: «Quello che vedete oggi è tutto Made in Cassano. Non ci sono logiche provinciali perché siamo sempre stati autonomi e liberi, a differenza di altre realtà. In questi 5 anni abbiamo lavorato per proporre anche se tante delle nostre idee sono state cassate e poi ripresentate dalla maggioranza. Abbiamo dimostrato ragionevolezza votando a favore di quei provvedimenti che ritenevamo corretti. Speriamo che a parti inverse anche i nostri avversari sappiano collaborare».
Il candidato sindaco ribadisce questa linea anche quando si parla degli scandali giudiziari che hanno colpito il sindaco ed altri esponenti della giunta: «Non abbiamo mai voluto affondare il colpo e abbiamo sempre pensato prima al bene della città. La giustizia sta facendo il suo corso e da parte nostra possiamo solo dire che siamo contenti del fatto che la struttura comunale ne è uscita intatta e che l’ex-amministratore di Sieco si sia fatto da parte, era quello che chiedevamo. Per quanto riguarda Sieco e Cms, le due aziende partecipate del Comune, crediamo sia necessario fare dei cambiamenti e separarle in maniera più netta anche a livello dirigenziale per una questione di trasparenza».
La sensazione che la città voglia cambiare pagina c’è ed è un’occasione che la lista non vuole lasciarsi scappare: «Abbiamo notato stanchezza e rassegnazione tra i cittadini. Noi puntiamo sulla partecipazione perchè c’è anche voglia di cambiamento. Vogliamo far capire alla gente che si deve fare una scelta nuova ma anche che non basta venire a votare. Per questo punteremo molto sulla partecipazione».
Infine un augurio alla terza lista Progetto Cassano 2032 «Crediamo sia una realtà degna di rispetto. Abbiamo qualche punto in comune nei nostri programmi e facciamo gli auguri ad Dabraio».