Sarah Foti inaugura la sua campagna elettorale: na serata per presentare il progetto e il programma per Ferno, davanti a «una sala gremita di fernesi e sammacaresi, cosa mi ha reso molto felice».
Schieramento di candidati e anche di “big” provinciali dei partiti: in sala ci sono Rosa Tagliani, segretaria provinciale di Forza Italia e coordinatrice di Azzurro Donna (le donne di FI), Simone Longhini, Enrico Vettori coordinatore di zona forzista, Salvatore Leggio, mentre la Lega era rappresentata da Armando Mantovani neoeletto segretario di Lonate Pozzolo ed Elena Carraro, sempre della segreteria lonatese e anche consigliere a Vizzola. E ancora per Fratelli d’Italia c’erano il coordinatore provinciale Andrea Pellicini, ma anche Checco Lattuada, Enrico Ossola, Giuseppe Martino.
Se a Cassano Magnago il centrodestra si è scomposto (e in parte ricomposto) in maniera inedita, a Ferno il ricompattamento del fronte conservatore arriva dopo dieci anni di spaccatura, complice il passo indietro del sindaco Filippo Gesualdi. Ma non solo: Foti ringrazia anche Claudia Colombo che «ha scelto di fare un passo indietro per affidarsi al futuro», nonostante la grande esperienze, fernese e non solo. «La voglio ringraziare per la sua esperienza politica e per il suo gesto».
Di certo, di fronte alle imbarazzanti spaccature di Cassano, Ferno diventa anche un palcoscenico provinciale per il centrodestra, in questo giro di elezioni 2022, che coinvolge solo una decina di Comuni.
L’amministrazione uscente (civica con Fratelli d’Italia) ha fatto i conti con i problemi giudiziari del sindaco Gesualdi, ma contemporaneamente il centrodestra di ora nasce anche dall’unione con Lega e Forza Italia, che insieme avevano contestato e incalzato gli uscenti. Per questo proprio nella parte finale della sua presentazione Foti ribadisceproprio l’impegno per la legalità: «Sul nostro programma abbiamo dichiarato l’impegno primario per la legalità, sulla correttezza e la trasparenza nell’attività amministrativa» rimarca. «Non ho bisogno di dare garanzie su questo: la mia storia personale, la mia storia famigliare parla per me».
E ha rivendicato anche l’impegno anche nei cinque anni precedenti: «Già in questi cinque anni c’è stata attenzione alla legalità, nelle scuole.
Quanto al programma, rilancia il motto “Non vuote promesse ma concrete proposte”, sottolinea l’approccio che passa dal «collaborare e fare rete, per arrivare a risultati importanti».
Ma è anche questione di approccio: «La strategia e il fulcro del nostro programma è un’amministrazione che ascolti i cittadini: con lo strumento fondamentale delle assemblee pubbliche e con la comunicazione digitale, le dirette streaming del consiglio comunale, gli spazi social».
Richiama l’importanza del rapporto con scuole e associazioni, ricorda il progetto innovativo della “aula sensoriale”, una eccellenza che poche altre scuole possono vantare e che è nata in collaborazione con il Comune.
Inevitabile anche il riferimento alla “altra metà di Ferno”, la frazione di San Macario, «c’è uno spazio per loro nel nostro programma». A partire da due punti: la creazione di un ambulatorio medico e la garanzia in futuro di un seggio elettorale.