«Sono felice di ripropormi con un ennesimo sacrificio per Ferno: speriamo di portare avanti una battaglia perché Ferno la merita»: con queste parole Mauro Cerutti ha aperto la presentazione della sua lista “Cerutti per Ferno” ieri sera, lunedì 23 maggio, in sala consiliare a Ferno.
Attuale vicesindaco nella giunta guidata da Filippo Gesualdi (che non si ricandida in quanto indagato per voto di scambio politico-mafioso), Cerutti è un volto storico della politica locale: sindaco per due mondati consecutivi nel 2007 e nel 2012, la sua esperienza è secondo lui la prova «tangibile del mio amore per Ferno», che ha definito come l’ombelico del mondo per la vicinanza all’aeroporto di Malpensa.
La lista tra novità ed esperienza
Al suo fianco ha una squadra composta da new entry e persone con una competenza amministrativa già rodata, come Daniela Vendramin (attuale assessora al Bilancio, che si proporrà di «rappresentare la parte più tecnica della nostra amministrazione, facendo capire in maniera semplice al cittadino come il Comune investe e spende i soldi per la città»), il presidente del consiglio comunale Massimiliano Catania, che ha sottolineato l’importanza della riqualificazione del centro storico, portando a termine l’iter progettuale già avviato da piazza Dante.
Che, però, non basta: «Dobbiamo creare un anello di collegamento tra via Trieste e il centro e riqualificare e l’ex Manifattura. Vogliamo realizzare una biblioteca comunale nello stabile di via Roma (in centro), di pregio artistico-culturale. Così si creerebbe un percorso culturale tra l’interno e l’esterno del paese», ha continuato Catania. Poi c’è Sidonia Vezzaro, consigliera di maggioranza e presidente della commissione Servizi sociali che ha scelto di seguire Cerutti: «La politica deve recepire i bisogni della gente e trasformarli in azioni concrete». Irene Pegoraro, invece, ha partecipato alla commissione Asilo nido nell’amministrazione uscente e che, se eletta, si impegnerà per dare vita al progetto degli asili nido di famiglia.
Poi in squadra ci sono due volti della Pro Loco, Christian Garofalo (attuale segretario uscente) e Flavio Poletti (vicepresidente uscente), che sperano di dare una nuova energia all’associazione e rivitalizzarla con numerosi eventi aggressivi e culturali.
Tra le new entry, invece, ci sono Pierluigi Blumetti, attento alla scuola e all’istruzione, Andrea Bernardinello (infermiere di comunità, 32 anni, è il più giovane della lista), Giovanna Negri, attenta ai giovani e alla violenza di genere, Daniele Zodda e Christian Agostini.
I due “esterni”
Erano presenti alla serata anche due collaboratori esterni, scelti da Cerutti per entrare in giunta in caso di vittoria: Sergio Zaro e Simona Caradonna.
Zaro, avvocato, ha già collaborato con Cerutti tra il 2007 e il 2012, prima come consigliere comunale e capogruppo di maggioranza, poi come assessore all’Urbanistica: «Ho aderito all’invito di Mauro, che apprezzo per onesta ed esperienza; inoltre sono qui perché questa è una lista civica, priva di imposizioni e logiche imposte dai partiti. Questo secondo me è un elemento che ci contraddistingue e che anche negli anni passati ci ha premiato».
Una vera novità invece il nome di Caradonna: anche lei avvocato, è di origine palermitana e residente a Ferno da dieci anni. «L’entusiasmo per questa nuova avventura mi ha spinto a essere qui: sono felice che Mauro abbia creduto in me e facendomi entrare in una squadra ricca di idee per Ferno», ha annunciato.
[lefoto id=1306039] Mauro Cerutti
Da Sap a Malpensa: le accuse a Lonate
Cerutti nel corso della serata in cui è stato presentato il programma non ha potuto non criticare Lonate Pozzolo, accusando il Comune per la scelta unilaterale di sciogliere l’Unione dei Comuni e per far inglobare Sap in Agesp, società di Busto Arsizio. «L’Unione è una forza e poteva continuare: andava rivisto il suo insieme. Lonate per la sua cultura becera ha voluto disfare l’unione e i profitti saranno tutti a carico di Ferno».
La questione di Sap, la municipalizzata di cui Ferno è socio al 50% con Lonate, è per Cerutti una concausa dello scioglimento dell’Unione: «Noi vogliamo portare avanti la Tarip e poteva essere già risolta: al 90% proviene ancora da Malpensa e darebbe al comune di Ferno molti benefici, riducendo la tassa. Ma all’interno di Sap siamo ancora soci al 50% e Lonate sta facendo di tutti per far sì che questo non avvenga, perché con i soldi che prende al 64% si paga tutte le disfunzioni amministrative e i servizi che non riuscirebbero altrimenti a pagare».
Si è poi detto pronto a «citare Lonate in giudizio per i danni alla società», come aveva già prontamente affermato nel consiglio di aprile, in cui il consesso aveva dato il via libera all’atto di indirizzo per l’inizio delle consultazioni tra Sap e Agesp: «Noi dobbiamo trovare la forza di reagire: io combatterò all’ultimo coltello e sono pronto a citarli per procurato danno. Possiamo portarcela a casa noi prima di gettarla in un’azienda grossa, perché Sap ha tutti i crismi per camminare da sola».
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