«Al ballottaggio di domenica 26 giugno, il simbolo della Lista Civica “Progetto Cassano 2032” sarà accanto al nome di Pietro Ottaviani». Come si vociferava in giornata, i tempi per la scelta di Rocco Dabraio e del suo gruppo sono maturi: la civica sorpresa di queste elezioni ha scelto l’apparentamento con il candidato in continuità con l’opera di Nicola Poliseno.
«Abbiamo scelto di apparentarci con Pietro Ottaviani perché anche la sua è una coalizione principalmente civica come la nostra e non possiamo non considerare anche questo carattere distintivo per noi vitale. Inoltre, se pure avremo un posto in meno in Consiglio comunale, abbiamo però da lui più garanzie di realizzare i nostri progetti e quel cambio di passo che riteniamo necessario dare alla nostra città. Ecco, dunque, la nostra scelta che, così come avvenuto dalla nostra nascita ad oggi, è chiara, limpida e fatta alla luce del sole».
La scelta “operativa” di Progetto 2032 è messa nero su bianco dopo una introduzione che spiega il modo di procedere e le ragioni ideali della civica, sotto il titolo “Per Cassano noi ci siamo… (ancora)”.
»E’ molto di più di uno slogan, E’ il nostro modo di essere e di vivere la nostra Città, sin dall’inizio. E’ un impegno che abbiamo preso con tutti i cittadini ed in particolare con quei 1373 che ci hanno votato! E’ il simbolo di un progetto che va portato avanti con forza e determinazione, a beneficio di tutti i Cassanesi. E’ il nostro modo per fare la differenza e guardare al futuro, per una Cassano migliore. Nessuno si aspettava che ottenessimo quasi il 16% dei voti. Nessuno si aspettava che il 16 % dei Cassanesi votanti potesse riporre in noi la propria fiducia. E per quello li ringraziamo ancora, uno a uno. Nessuno si aspettava che potessimo diventare la terza lista più votata delle città. Nessuno si aspettava che riuscissimo ad avere tante preferenze. Nessuno, tranne noi ,che avevamo già sentito il vostro calore e la vostra vicinanza ai nostri gazebo».
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«Ora siamo chiamati a prendere una decisione importante, da valutare con seria responsabilità, perché il rischio è quello di non poter mantenere le promesse fatte, di veder sfumare mesi di lavoro e progetti già iniziati per cui ci avete votato. Vorremmo ancora sostenere le nostre idee con forza in tutte le sedi, a partire dal Consiglio Comunale, ma per portare avanti il nostro programma abbiamo bisogno di una presenza significativa proprio in questo organo. In base al dato elettorale del primo turno, abbiamo diritto ad avere un unico seggio e all’opposizione. Dunque, proponendoci esclusivamente come forza di opposizione, non avremmo alcuna concreta possibilità di tenere fede agli impegni presi con tutti i cittadini e gli elettori in questi mesi. Noi, però, vogliamo davvero che i progetti e le innovazioni che abbiamo ideato prendano forma, siano approvati, siano realizzati».
«Entrambi i candidati arrivati al ballottaggio, hanno voluto incontrarci e proporci l’apparentamento con loro per il ballottaggio, un patto formale, chiaro, trasparente, che sarà depositato in Comune per essere a disposizione di tutti i cittadini. Se ci apparentassimo con Coghi, in caso di vittoria, la legge ci attribuirebbe 4 seggi in consiglio comunale; mentre se ci apparentassimo con Ottaviani, in caso di vittoria, avremmo diritto a 3 seggi (uno in meno). Ma ciò che ci interessa non sono il numero dei “posti occupati”, ma la possibilità di realizzare quanto promesso in campagna elettorale».