«Io non voterò Poliseno/Ottaviani». Dopo aver invitato già alla partecipazione al ballottaggio, ora il candidato del centrosinistra escluso dal secondo turno, Tommaso Police, dà una indicazione “in negativo”, ribadendo in modo netto la discontinuità rispetto al principale gruppo che ha governato Cassano Magnago negli scorsi anni.
Si potrebbe dire: nella sfida al ballottaggio se non vota Ottaviani, Police voterà Coghi. Non è così automatico (si potrebbe votare scheda bianca) ma certamente c’è il forte segnale nel segno della discontinuità.
Il ragionamento di Police è ampio, pacato, ispirato ai princìpi ma anche concreto nella pratica politica, in linea con lo stile con cui ha condotto gli anni di opposizione e la campagna elettorale.
«Per votare non bisogna necessariamente essere militanti o simpatizzanti di uno schieramento o dell’altro. Una scelta va fatta, anche quella che si considera la meno peggio. Noi oltre ad aver fermamente scelto sin da subito di non fare apparentamenti, qualsiasi sarà l’esito del ballottaggio resteremo all’opposizione perché è questa la volontà degli elettori che intendiamo rispettare. Per noi la coerenza è un valore importante che non può essere barattato per qualche posto con la grande scusa che se non si è in maggioranza allora non si inciderebbe».
È proprio rifacendosi agli anni di minoranza che traccia la sua linea: «Abbiamo visto per troppi anni tante persone in maggioranza che erano presenti solo per schiacciare un bottone: proposte zero, come del resto zero gli interventi in aula! Una teoria che suona come giustificazione di fronte ad una scelta contradditoria e poco comprensibile che non condividiamo ma che rispettiamo fino in fondo. Come già detto faremo un’opposizione attenta, critica, sempre costruttiva e mai preconcetta. Questo è stato il nostro stile negli ultimi 5 anni e lo manterremo nei prossimi cinque» Con un appello da subito: «Chiediamo alla futura maggioranza un salto di maturità che nella precedente non abbiamo visto: troppe volte le nostre istanze non sono state ascoltate o accolte. Peggio ancora quando sono state accolte a distanza di tempo senza riconoscere ai proponenti l’idea. Non abbiamo mai avuto problemi nel giudicare positivamente le buone azioni ma al contrario spesse volte per partito preso abbiamo ricevuto solo polemiche gratuite o alzate di scudi».
La collaborazione parte proprio dalla proposta di contenuti concreti: «I punti del nostro programma verranno messi a disposizione di tutti, non chiediamo nulla in cambio: vogliamo solo vengano presi in considerazione e riconosciuti. Faremo valere il peso dei 1639 cittadini che ci hanno dato fiducia scegliendo la Lista Tommaso Police Sindaco, il nostro progetto di cambiamento di certo non si ferma qui. Qualsiasi sarà l’esito di questo ballottaggio continueremo a porci come forza propositiva, dialogante e rispettosa degli avversari. È il nostro stile, il nostro modo di essere e di affrontare l’impegno all’interno del Consiglio Comunale: la casa dove tutti i cittadini cassanesi devono essere rappresentati».