Come sarà il nuovo consiglio comunale di Cassano Magnago con Pietro Ottaviani sindaco?
La composizione deriva direttamente dal risultato elettorale: dalle percentuali delle singole liste di maggioranza – lista Poliseno, Fratelli d’Italia e Progetto 2032 – e dalle preferenze all’interno di ogni lista (qui tutti i dati).
Lunedì mattina, intorno alle 12,30, Pietro Ottaviani ha ricevuto dal sindaco uscente Nicola Poliseno la fascia tricolore: Ottaviani giurerà nel corso del primo consiglio comunale, ma intanto ha già i poteri da sindaco (e anzi: prima della formazione della giunta dovrà far tutto da solo).
Nel frattempo la commissione elettorale ha anche convalidato gli eletti, definendo appunto il consiglio per come è ora.
Tutto deciso dagli elettori, fin qui. Anche se poi il consiglio verrà in parte rinnovato sulla base delle decisioni politiche, con la nomina degli assessori che entreranno in giunta: chi tra i consiglieri diventa assessore lascerà il posto in consiglio al primo dei non eletti della sua lista (gli assessori non votano in consiglio comunale).
I nomi del consiglio comunale di Cassano Magnago
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La maggioranza in consiglio a Cassano
La lista Poliseno, con il suo 35% al primo turno, è la forza trainante della maggioranza, forza di maggioranza relativa: in consiglio entrano Alessandro Passuello, Massimo Zaupa, Roberto Saporiti, Anna Lodrini, Veronica Romano e Andrea Pisani.
Se uno o più di loro venisse nominato assessore, entrerebbero i primi dei non eletti: la prima ad affacciarsi sarebbe Santina Ferro, poi Ivano Fàvero, poi ancora Nicoletta Stagni e Daniele Mazzucchelli.
Progetto Cassano 2032 è la seconda forza più rappresentata in consiglio, forte del 15%: allo stato attuale entrano nell’assemblea civica Rocco Dabraio, Davide Antognoli e Mariangela Calì.
Se la lista ottenesse – come probabile – uno due assessori, entrerebbero Maurizio Tosatti e poi Roberta Cunati.
Chiude la maggioranza Fratelli d’Italia, che deve accontentarsi di un unico consigliere: attualmente entra (ri-entra) Edoardo Franchin. Anche qui: se Franchin (che già era consigliere delegato) diventasse assessore, in consiglio per FdI ci sarebbe un cambio, con ingresso di Luisa Savogin, prima dei non eletti.
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L’opposizione a Cassano Magnago
La coalizione di Coghi ottiene tre eletti: il candidato sindaco Osvaldo Coghi verrà affiancato da Giovanbattista Oliva, sono i due espressione di Forza Italia. La Lega invece avrà un solo consigliere e sarà Luca Renna, alfiere leghista di lungo corso.
Il centrosinistra elegge due consiglieri, nel segno della continuità: entrano infatti Tommaso Police come candidato sindaco e Gemma Tagliabue in quanto più votata in assoluto in città. Entrambi sono espressione del Pd ed entrambi sono – appunto – una riconferma in continuità rispetto al precedente mandato.
Novità assoluta è invece Stefania Passiu, che entra in consiglio grazie al buon risultato della civica Cassano Futura.
La formazione della giunta
La giunta cassanese è formata da cinque assessori, sindaco escluso: dev’esserci equilibrio di genere quindi tre uomini e due donne o viceversa.
Questa esigenza, imposta dalla Legge, deve andare a corrispondere con gli equilibri di maggioranza, per cui ognuna delle tre liste deve avere una adeguata rappresentanza (politica, non dettata dalle norme): quale sarà lo schema? Fratelli d’Italia potrebbe ottenere un posto, mentre gli altri quattro verrebbero ripartiti tra lista Poliseno e gli alleati “del secondo tempo” di Progetto 2032.
Nel computo dei posti rientra poi anche la poltrona di presidente del consiglio comunale, che è una funzione centrale dal punto di vista politico, perché detta i tempi, oltre ad avere una funzione di garante delle opposizioni (lo stesso Ottaviani viene propriuo da questa esperienza).
Come detto, le nomine degli assessori influiscono anche sulla composizione definitiva del consiglio: chi viene nominato assessore delegato dal sindaco infatti esce dall’assemblea civica e non vota più a sostegno della maggioranza, venendo sostituito dal primo dei non eletti.