Un lungo applauso alle 12 e 25 di venerdì 14 ottobre ha salutato il nuovo presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana che dopo aver preso la parola ha ringraziato per la fiducia espressa, anche per chi non lo ha votato. «Sarà per me un grande onore dirigere i lavori del Parlamento. Saluto il Presidente della repubblica Sergio Mattarella perno dea nostra nazione e garante e custode della Costituzione, e all’intera Corte Costituzionale». Oltre ai saluti rivolti al presidente del Senato Ignazio La Russa e al predecessore Roberto Fico, Fontana ha dedicato un primo saluto al Pontefice Francesco che rappresenta «il riferimento spirituale della maggioranza dei cittadini italiani e promuove il più alto rispetto dei valori morali nel mondo, a partire dal rispetto della dignità umana e dei diritti, e che sta svolgendo un’azione diplomatico per la pace senza uguali». «Saluto e ringrazio Umberto Bossi senza il quale mai avrei potuto iniziare la mia attività politica».
«Sono giunto alla Camera per promuovere il bene dei cittadini, il mio impegno sarà di coadiuvare l’impegno di tutti i deputati sia essi appartenenti alla maggioranza che all’opposizione. La nuova legislatura dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento. È necessario che il parlamento riacquisti consapevolezza della sua funzione costituzionale. Sarò garante del processo dialettico alla base delle elaborazione delle decisioni pubbliche».
«Siamo una nazione multiforme che parte dalla geografia più variata alle realtà storiche e culturali: la ricchezza dell’Italia risiede nella sua diversità e le istituzioni devono sublimare le diversità, anche attraverso le autonomie previste dalla Costituzione. L’omologazione è uno strumento dei totalitarismi. La diversità non è rottura, non è indice di superiorità su altre culture ma espressione di democrazia e rispetto della storia. È la ricchezza dell’Italia e dell’Europa, e sta nella diversità».
«Ci sarà bisogno di rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che se imperfette si traducono in negazione di diritti e dispendio di energie per il Paese».
Nel suo discorso Fontana ha citato la guerra, il difficile momento economico, l’insicurezza e la povertà: «Vengo da un quartiere popolare di Verona, uno di quei quartieri dove il destino sembrava segnato in partenza. Ci si ferma quando si smette di sognare un futuro migliore. Siamo un paese fondatore dell’Unione europea creatore di bellezza e di gusto. Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalle rovine della seconda guerra mondiale grazie a immensa creatività e ingegnosità. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo».
Ancora: continuare col Pnrr e contrastare inflazione al caro energia sono stati gli altri passaggi del discorso di Fontana, «in un periodo così complesso che impone la massima coesione politica e sociale». Un pensiero che ha riscosso un lungo applauso è stato rivolto alla promessa di impegno per i 4 milioni di disabili presenti in Italia. «Il male non è il contrario del bene, è la privazione del bene», ha concluso Fontana citando San Tommaso D’Aquino, «questo dobbiamo fare, non privare del bene l’Italia ma combattere per esso, dobbiamo ridare speranza, fiducia e orgoglio e rappresentare il popolo più bello e creativo del mondo».
Lorenzo Fontana ha ricevuto 222 voti. I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197. Oltre a Fontana hanno ottenuto voti: Guerra 77, De Raho 52, Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
LORENZO FONTANA
Nato a Verona, il 10 aprile 1980
Laurea in scienze politiche; Impiegato
Eletto nella circoscrizione Veneto 2
collegio plurinominale VENETO 2 – 03
Lista: Lega
Priclamato il 20 marzo 2018, iscritto al gruppo parlamentare Lega – Salvini Premier
UFFICI PARLAMENTARI:
Vicepresidente della Camera dei deputati dal 29 marzo 2018 al 6 giugno 2018
COMPONENTE DEGLI ORGANI PARLAMENTARI:
IV Commissione (Difesa) dal 29 luglio 2020 al 12 ottobre 2022
XIV Commissione (Politiche dell’Unione Europea) dal 21 giugno 2018 al 29 luglio 2020 Sostituito da Bazzaro Alex dal 21 giugno 2018 al 4 settembre 2019
UFFICIO DI PRESIDENZA dal 29 marzo 2018 al 6 giugno 2018
INCARICHI DI GOVERNO:
I Governo Conte – Ministro per gli Affari europei dall’11 luglio 2019 al 4 settembre 2019
I Governo Conte – Ministro per la Famiglia e le disabilità dal 1° giugno 2018 all’11 luglio 2019
I Governo Conte – Ministro senza portafoglio dal 31 maggio 2018 al 31 maggio 2018