C’è anche Gerenzano tra i dieci Comuni della provincia di Varese che il prossimo 12 giugno andrà al voto. Qui da ormai diversi mesi i gruppi sono al lavoro per la formazione delle liste elettorali.
A poco più di un mese dal termine per la presentazione ufficiale delle candidature alla carica di sindaco e delle liste dei candidati alla carica di consigliere comunale, ecco un primo quadro generale della situazione.
Insieme e Libertà per Gerenzano
Si ripresenterà sicuramente la lista civica “Insieme e Libertà per Gerenzano”, che con Ivano Campi amministra il paese dal 2012. Nata nel marzo di quell’anno dall’unione della lista di centrodestra Libertà per Gerenzano e della civica Insieme per Gerenzano, vinse le elezioni con il 41,73% dei voti (1.904), risultato che poi fu confermato e migliorato nella tornata del 2017, quando la lista portò a casa il 51,50% dei voti (2.264).
Come attualmente previsto dal Testo Unico sugli Enti Locali, Campi non sarà immediatamente rieleggibile, in quanto ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di Sindaco. «Il gruppo si ripresenterà certamente alle elezioni, io lavorerò fino all’ultimo giorno», commenta a riguardo il sindaco Campi. «Sul candidato sindaco abbiamo delle ipotesi. Sarà una scelta del gruppo. Certamente è un ruolo di responsabilità molto importante e molto impattante anche sulla vita privata, una scelta che va ponderata bene. C’è ancora qualche settimana di tempo per fare le ultime considerazioni».
Nessuno sbilanciamento sul nome dei possibili candidati, ma «sarà sicuramente all’interno dei componenti dell’attuale Giunta, questa è l’intenzione della lista – aggiunge il vicesindaco Pierangelo Borghi -. Il nostro sarà un progetto di continuità con questi dieci anni, di cose da fare ne abbiamo ancora tante».
Gerenzano Democratica
Non è invece certa la partecipazione alla competizione elettorale della lista di centrosinistra nata nel 2012 Gerenzano Democratica, appoggiata dal Partito Democratico e oggi rappresentata in Consiglio comunale da Pierangelo Gianni.
«Siamo in una fase transitoria, stiamo valutando se partecipare o meno» spiega il consigliere Gianni, candidato sindaco della lista nel 2012 e nel 2017, che sul suo futuro commenta «dopo due candidature non sarò io il candidato sindaco, eventualmente darò il mio apporto all’interno della lista».
Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia
Nel centrodestra l’intenzione di Lega e Fratelli d’Italia è quella di formare un’unica lista. «Vorremmo un centrodestra unito, stiamo aspettando una risposta anche da Forza Italia» spiega Cristiano Borghi, referente locale di lungo corso della Lega, già candidato sindaco nel 2017, che attualmente siede in Consiglio comunale insieme a Elena Bonzini e Dario Cattaneo. «Al di là dei simboli e dei partiti, dovrà essere una lista fatta di persone rappresentative, credibili e affidabili. All’interno del nostro gruppo c’è poi anche una lista civica, Gerenzano Viva, che per noi è molto importante, perché raggruppa persone che fanno parte della società civile e del mondo dell’associazionismo».
Intesa con Fratelli d’Italia confermata anche da Gianangelo Tosi, coordinatore del collegio di Saronno per il partito Fratelli d’Italia, che a Gerenzano vede il suo referente in Andrea Fermata: «Sono mesi che esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si incontrano per gettare le basi della campagna elettorale. L’intenzione è quella di cercare di fare in modo che almeno Fratelli d’Italia e Lega si presentino unitariamente come cinque anni fa. Vediamo, stiamo lavorando, le liste non sono ancora definite».
Ancora in «fase di valutazione» Forza Italia, come conferma il referente per la zona del Saronnese Pietro Zappamiglio: «Siamo ancora in una fase di riflessione, nei prossimi giorni avremo un incontro per prendere una decisione».
Idee in Comune
Al lavoro per la formazione di una lista civica anche il gruppo consiliare Idee in Comune, rappresentato in Consiglio comunale da Marco Franchi. Presentatosi alla tornata del 2017 con il simbolo di Forza Italia, con la candidata sindaco Miriam Longeri, nel giugno 2020 il gruppo cambiò nome, dopo lo tsunami che nel 2019 coinvolse il partito azzurro varesino con l’inchiesta denominata Mensa dei Poveri.
«Il nostro è un progetto che continuerà ad esistere e che andrà avanti – commenta Franchi -. Sicuramente parteciperemo alle elezioni, non so dire se sarà in solitaria o in accordo con altri gruppi. Le nostre porte sono aperte ad eventuali collaborazione, nel caso che si riesca a trovare un accordo sul programma».