Serata quasi “familiare”, quella di Tommaso Police all’ex chiesa di San Giulio. Il candidato sindaco sostenuto da Pd, Azione e indipendenti si presenta in giacca e cravatta d’ordinanza, ci sono le bandiere e i volantini con i QR code per accedere alla pagina Facebook, ma poi il clima è rilassato e molto cassanese, specie quando si presentano i volti della squadra.
La volontaria delle associazioni e la studentessa, il determinato consigliere uscente e quello che si occupa di ciclismo (passione popolare radicatissima a Cassano): il gruppo di Police dà la carica al candidato e viceversa, la presentazione è quasi amicale.
«L’amore che Tommaso ha per Cassano è un dato caratteristico, suo e anche della vostra lista» sintetizza Angelo Senaldi, referente di Azione. «L’importante è fare una campagna vicina alla gente, che faccia capire i temi. Anche Cassano come Gallarate ha vissuto una fase buia, in questo territorio dobbiamo avere la forza di rilanciare, sapendo anche fare rete con gli altri paesi e città».
«Più persone ascoltiamo, più capiamo le reali esigenze dei cassanesi», dice Police, tracciando la linea di questo mese di campagna elettorale.
A sostenere il candidato c’è, per il Pd, Alessandro Alfieri, ricorda il ruolo che Police ha avuto nei Giovani Democratici, ma soprattutto l’attaccamento alla sua città, il lavoro di anni. E richiama lo scenario politico favorevole: «Dall’altra parte sono spaccati, c’è spazio per cambiare: bisogna crederci» dice il senatore dem. Che richiama anche l’importanza di un raccordo tra il livello locale e i livelli superiori dei partiti, per intercettare fondi e occasioni per la città.
A fianco di Police anche Gemma Tagliabue e Mimmo Mottura, consiglieri uscenti che hanno condiviso cinque anni di minoranza. «Ho imparato tanto da Mimmo e Gemma, abbiamo fatto opposizione costruttiva, non con i No a priori ma portando proposte, sempre con il senso di governo»
«Abbiamo sempre tenuto una presenza costante – aggiunge Tagliabue – abbiamo sempre lavorato con molto rispetto delle altre parti, dei diversi avversari. Non vogliamo stravolgere, niente voli pindarici. Vogliamo ritrovare l’identità di questo luogo, che ha tanta ricchezza: non è neppure vero che questa città non ha una cultura, come sottolinea qualcuno».
Netto il giudizio sui cinque anni precedenti da parte di Mimmo Mottura, che non calca la mano sulle disavventure giudiziarie, ma porta esempi. Come nel caso del commercio “rivoluzionato” dalle grandi strutture: «In poche centinaia di chilometri avremo tre supermercati».
Mario Colombo, referente del locale circolo di Azione, sottolinea che «uno dei motivi (di difficoltà) è il modo in cui vengono gestite le nostre partecipate», chiede «chiarezza sulle prospettive».
In conclusione Police rivendica un programma «vero, fattibile, realizzabile». Ma non per questo che non guarda lontano e si limita all’ordinario: «Chi dice no all’idea di una scuola superiore non ha ambizione per Cassano» dice tornando a un punto forte del programma. «Non dipende solo da Cassano, certo, ma bisogna saper fare rete e intercettare anche occasioni da fuori. Non sarà forse realizzabile subito ma è un tema su cui vogliamo lavorare»