«Non passi il concetto sbagliato che chi è nei partiti non sia persona onesta o perbene».
Tommaso Police, candidato del centrosinistra rimasto fuori dal ballottaggio, lo puntualizza oggi, dopo le prime parole pronunciate “a caldo” dal sindaco Pietro Ottaviani, nella notte del ballottaggio.
«Per congratularmi per la sua elezione, ne ho approfittato per mandargli subito ieri sera un messaggio che ricopio testualmente: “Anche se faccio parte di un partito, mi ritengo e ci riteniamo persone perbene, pertanto ti rivolgo le mie congratulazioni per questa vittoria”».
Police si riferisce alla frase pronunciata da Ottaviani nel suo studio, pochi minuti dopo la certezza della vittoria: «Hanno perso i partiti, ha vinto la gente perbene: non abbiamo mai ceduto alle provocazioni, abbiamo iniziato con il sorriso e finiamo con il sorriso».
Una frase in effetti non felicissima nell’accostamento polemico tra la sconfitta dei partiti e la vittoria della «gente perbene». Anche se il prosieguo della dichiarazione si può forse leggere più come riferimento alle polemiche degli ultimi giorni, ai volantini anonimi, alle lettere semi-anonime circolate. più una critica agli attacchi a viso coperto che non alle polemiche legittime tra partiti.
Sia come sia, la frase di Ottaviani non è piaciuta a Police né nelle file di Lega e Forza Italia (mentre Fratelli d’Italia, alleato di Ottaviani, probabilmente glissa).
“Sono certo che come sempre continueremo a confrontarci con educazione e rispetto reciproco come abbiamo sempre fatto” ha scritto ancora Police al neosindaco, che oggi ha indossato la fascia tricolore. “Ora che sei sindaco, quando vorrai, possiamo trovarci per parlare di programma.”
“Sono certo che come sempre continueremo a confrontarci con educazione e rispetto reciproco come abbiamo sempre fatto” ha scritto ancora Police al neosindaco, che oggi ha indossato la fascia tricolore. “Ora che sei sindaco, quando vorrai, possiamo trovarci per parlare di programma.”