C’è anche un po’ di Casciago alle elezioni politiche del 2022. Si tratta dell’ex sindaco Carlo Baroni, papà dell’attuale assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili Giacomo. È candidato come capolista al Plurinominale per la Camera dei deputati per la lista Noi Moderati che riunisce le formazioni politiche di Toti, Brugnaro e Lupi e che sostiene il centrodestra. Insieme a Baroni anche Chiara Broli, assessore a Cislago, Alessandra Miglio, già assessore a Luino e Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione. Al Senato il capolista per la Lombardia P01 (Como,Varese,Lecco,Sondrio, Monza Brianza) è l’assessore all’Ambiente in Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, anch’egli esponente del Varesotto.

Baroni, 69 anni pensionato, sposato, padre di tre figli (Giacomo, Giorgio e Giulia) e nonno di due nipotini (Gabriele e Tommaso) ha una lunga carriera politica alle spalle. Laureato in Filosofia e Storia presso l’università Cattolica ha insegnato, per quarant’anni, materie letterarie in varie scuole medie della provincia di Varese ed ha ricoperto incarichi nelle giunte degli organi collegiali distrettuale e provinciale.

Cresciuto nelle file della Democrazia Cristiana, ha ricoperto il ruolo prima di assessore poi sindaco nel comune di Casciago, negli anni Ottanta, per poi ricoprire – negli anni Duemila – il ruolo di assessore alla Viabilità e Trasporti e poi al Territorio nell’amministrazione Provinciale ed infine assessore ai Lavori Pubblici nel Comune di Varese. Ha fatto il vicepresidente di Marco Reguzzoni a Villa Recalcati e di Attilio Fontana a Palazzo Estense.

Da sempre è una delle figure centrali nell’organizzazione della Festa di Sant’Eusebio, una delle più frequentate della provincia di Varese e da pensionato dedica il tempo in attività di volontario al servizio delle esigenze della comunità, ma anche alla cura del suo orto e a lavoretti di restauro, senza tralasciare la lettura o, come in questo caso, rilettura della Divina Commedia commentata dal Prof. Franco Nembrini, omaggio dei suoi figli.

«Mi sono candidato con la lista “Noi moderati”, nata per unire le forze di tradizioni politiche differenti che possono camminare insieme, dalla tradizione liberale e riformista a quella popolare ispirata alla dottrina sociale cattolica – commenta -. Per questo puntiamo sul “noi”, valorizzando prima di tutto il rapporto con il territorio e con le tante formazioni sociali in grado di mantenerlo in buona salute».

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