Tre donne e tre uomini davanti a un manifesto in cui lo slogan è Vincono le idee.
Si presentano così sei candidati del Partito democratico per i vari collegi di Camera e Senato.
I nomi sono quelli di Matteo Capriolo, Alessandro Alfieri, Debora Pacchioni, Rosanna Leotta, Noemi Cauzzo, Roberto Rampi.
«La sfida è aperta – secondo Matteo Capriolo – e non dobbiamo credere ai sondaggi. Dobbiamo fare la campagna elettorale sulle nostre idee».
A presentarli è Giovanni Corbo, segretario del Pd che ha messo in rilievo come il partito sia presente in modo capillare sul territorio. «Organizziamo eventi e presidiamo tanti comuni con i nostri gazebo. Noi non ci affidiamo solo agli slogan ma diamo ai cittadini la possibilità di conoscere i temi».
La campagna elettorale entra nel vivo e il Pd sceglie un tema caldo come quello dei costi dell’energia proponendo interventi in cinque punti. Intanto però l’occasione della conferenza stampa è quella di far presentare i candidati della colazione.
«Per me è una grande emozione e metterò l’attenzione alle tematiche generazionali» dice Matteo Capriolo, che è il più giovane candidato del Pd in Italia, segnale di rinnovamento del partito.
«Abbiamo costruito una squadra che è un mix tra novità ed esperienza» aggiunge Alessandro Alfieri, senatore uscente. «Stiamo lavorando su temi centrali che stiamo vivendo come i costi energetici. Vogliamo parlare di questioni concrete».
La provincia di Varese è molto composita: dalla zona tra Tradate e Saronno, periferia della grande Milano, viene Debora Pacchioni: «Ho un’esperienza come assessore a Cislago. Abbiamo la possibilità di cambiare le cose. La mia attenzione è ai temi dei diritti che devono essere quelli di tutti e soprattutto i più fragili».
«Sono la più anziana della squadra con 20 anni di esperienza in consiglio comunale a Saronno» aggiunge Rosanna Leotta. «La mia sensibilità è rivolta alle categorie più fragili. Mi sono candidata perché voglio un partito più popolare. Nel Pd vincono le idee ma per affrontare e cambiare le cose bisogna governare. Sui temi dei diritti e della scuola abbiamo un programma chiaro e dobbiamo farlo conoscere. In questi anni diverse categorie sociali si sono impoverite e si è diffusa la precarizzazione. La politica deve dare risposte e noi non siamo riusciti ad arrivare a questa gente e qualcuno ci ha abbandonato».
«Abbiamo una esperienza politica concreta credibile e dobbiamo farla conoscere perché su diversi temi abbiamo fatto un buon lavoro» dice Noemi Cauzzo, attiva nel partito e ora candidata, come Capriolo, per rappresentare l’ala più giovane.
Esperto è invece Roberto Rampi, brianzolo, già vicesindaco a Vimercate:« Sono senatore uscente. Oggi è il giorno di svolta per la campagna elettorale. Da domani le persone torneranno alla loro vita normale e si confronteranno con temi concreti. La crisi energetica era attesa e finora avevamo un grande scudo con il governo Draghi. Avremmo voluto arrivare a scadenza della legislatura con quell’esecutivo che ci garantisce a livello internazionale. La destra se ne frega dei problemi degli italiani e ha preferito la crisi. Il Pd ha dei valori che vengono prima dei programmi e lo si vede nelle scelte concrete come il fatto che proprio qui con Matteo abbiamo il candidato più giovane in Italia».
Come poter esser davvero in partita per un risultato positivo per il Pd è una delle domande. A rispondere è Rampi: «Di fronte alla complessità che stiamo vivendo da tempo l’elettorato sembra scegliere la novità. Lo ha fatto da Berlusconi in poi. Ora sembra essere la Meloni, ma non è così. Lei è in politica da decenni. La vera novità la rappresentiamo noi».