Star di fine estate. Oppure primo grande ospite della campagna elettorale che ha ormai “ingranato”. Fatto sta che in tanti sono venuti ad ascoltare l’intervento del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Esponente di governo in primissimo piano, in questi tempi di acque agitate nella politica internazionale (di pochi giorni fa l’annuncio di Guerini su attività addestrative dirette rivolte a personale ucraino).

Immancabili foto di gruppo, con volontari e candidati del Pd. Tutti schierati, in primis appunto gli aspiranti deputati e senatori guidati da Alessandro Alfieri, reduci proprio oggi dalla prima presentazione di gruppo della squadra (vedi qui).

Ostenta compattezza, dopo la notte post-Ferragosto in cui si sono definite le liste in direzione: «Siamo l’unico partito che approva le liste in un organismo di partito», mettendo a tacere le voci sul disappunto dentro Base Riformista, la corrente degli ex renziani che è uscita con le ossa rotte dalla fase di formazione delle liste (vittima eccellente: il toscanaccio Luca Lotti, l’ex ministro dello sport passato anche da Varese nel 2016 per sostegno esplicito a  Galimberti).
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Il Pd rivendica da un lato la democrazia interna, dall’altro la sua forza come perno dell’alleanza di centrosinistra, eterogenea sì (da Fratoianni e Bonelli a +Europa) ma senza cesure con le diverse fasi della precedente legislatura: «Portiamo avanti il lavoro fatto con il governo e soprattutto con il governo Draghi» ha sintetizzato Guerini.

https://www.varesenews.it/2022/09/vincono-le-idee-partiamo-dai-problemi-concreti/1494537/