«Centrodestra unito». È un mantra che ripetono tutti, a Cassano Magnago, dove Lega e Forza Italia sono su due sponde opposte della barricata. Lo ripete anche Salvatore Marino, coordinatore del Gallaratese per Fratelli d’Italia. È un primo punto di partenza, certo. Anche se poi l’accordo è tutto da trovare.

Lunedì c’è stato il primo incontro tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, rappresentata da Nicola Poliseno. In un clima di collaborazione, ma del resto le due forze sono già alleate a Cassano. La vera questione resta chiudere il fossato che separa (a Cassano) la Lega dal resto del centrodestra: la Lega è stata molto dura settimana scorsa, ha sparato bordate contro la neonata lista civica Progetto 2032,  ma soprattutto ha fatto capire più volte di volere discontinuità rispetto all’era-Poliseno.

Passa tutto dalla figura del sindaco uscente? Di certo Marino, all’indomani dell’incontro, è ripartito da un lato dall’interesse a “chiudere” a breve l’alleanza («entro fine febbraio»), dall’altro ha riservato esplicitamente un passaggio al ruolo del sindaco: «Mi ha detto che si ritaglierà un ruolo politico ma non amministrativo». A bocce ferme Marino chiarisce che si è parlato di un passo indietro nelle candidature, ma che «comunque avrà un ruolo».

Resta complicato ricomporre il quadro del centrodestra, che pure a Cassano ha ormai da decenni una sua roccaforte, in forme diverse: prima con la Lega capofila, poi con il ruolo crescente di Forza Italia, poi sottolineando maggiormente il carattere civico (anche – nell’ultimo triennio – per evitare di essere travolto dai contraccolpi dell’inchiesta Mensa dei Poveri).

Per ora  una interlocuzione tra partiti. Il passo successivo sarà coinvolgere le civiche, parlare di candidati e di programmi». Marino comunque promette che i tempi saranno brevissimi:

E dunque? Per ora FdI e Forza Italia hanno confermato di voler procedere insieme, il prossimo passaggio riguarda la Lega. E poi ancora – ha spiegato Marino – le liste civiche.