Otto uomini e otto donne: il più giovane ha 26 anni, il più vecchio 54: è la squadra di Progetto Cassano 2032, la civica che sostiene la candidatura di Rocco Dabraio a sindaco di Cassano Magnago e che si è presentata ieri, lunedì 23 maggio.

Il gruppo di Cassano 2032

«Questo gruppo è nato quattro mesi fa e giorno dopo giorno si è sempre più ampliato. Abbiamo scelto le persone in base alle competenze e alla voglia e all’impegno che si voleva dare: noi abbiamo deciso di metterci la faccia fino in fondo e dedicare il nostro tempo per Cassano. Abbiamo deciso di correre da soli senza partiti che ci rappresentassero, poi mi hanno chiesto di essere il candidato sindaco», ha affermato Dabraio.

Che ha poi spiegato la scelta di correre da soli con una civica: «Vogliamo andare da soli perché abbiamo l’unico obiettivo di far bene per la città e negli ultimi mesi i partiti di destra e sinistra ci hanno dimostrato di essere mossi dalle poltrone».

«Ho fatto nascere la lista dopo aver lavorato nelle commissioni Sociali e diritto allo studio con il sindaco Poliseno, ma si erano affievolite le energie e sono uscito. Ho pensato che ci dovesse essere qualcosa di nuovo che potesse portare a Cassano nuove energie e abbiamo fatto la scelta giusta: quello che è successo dopo a livello politico mi fa pensare che ho sempre fatto la scelta giusta, anche a costo di bruciarmi», ha affermato convintamente.

Ha poi fatto leva sul civismo: «Non credo nel centrodestra o nel centrosinistra, credo nelle idee belle e nelle idee brutte. Non sono contrario ai partiti, ma contano di più le persone e le idee che si vogliono realizzare».

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Una città a misura d’uomo

Il programma è diviso in nove punti pensati per «rendere la città sostenibile»: le parole chiave sono la realizzabilità, la sostenibilità e il rispetto dei soldi dei cittadini.

Vediamo il programma in pillole: per le famiglie, gli adulti e gli anziani si è pensato a uno sportello dedicato alle esigenze del cittadino e a un progetto di “casa albergo” per anziani autosufficienti, destinata a offrire servizi residenziali e alberghieri per un periodo di tempo breve o lungo. La rigenerazione delle piazze e l’ideazione di beni per valorizzare le rotonde di ingresso alla città sono al centro del decoro urbano.

Cosa verrà fatto per i giovani? Si ha in programma la riqualificazione della zona di Sant’Anna come punto di ritrovo e socializzazione, oltre alla sistemazione dei parchi giochi per bambini e alla realizzazione dei campi da basket. Oltre alla riqualificazione del centro storico, mediante contributi a fondo perduto a chi si renderà disponibile ad aprire o a riqualificare un’attività-

Poi il gruppo ha intenzione una revisione del Pgt che salvaguardi le aree verdi, una manutenzione delle strade (ordinaria e straordinaria), e di realizzare delle ciclo-pedonali in favore di una mobilità sostenibile. Infine, il tema dell’energia: l’idea è creare una comunità energetica, un nuovo modo di condividere l’energia per avere un risparmio concreto in bolletta.

Tutti i nomi, i simboli e le liste di Cassano Magnago 

«Abbiamo l’intento di dare un futuro al paese di costruire la Cassano del 2032: sarà una città con un coinvolgimento maggiore delle nuove generazioni, delle persone e delle famiglie con al centro le persone e i servizi. Una città bella in grado di offrire sicurezza e dove sia garantito il decoro urbano, perché la città è sporca e non si può lasciarla in questo modo. Vorremmo che fosse un punto di riferimento per le associazioni e le società sportive, e una città che pensi all’innovazione, alle fonti energetiche e all’urbanistica e viabilità che andranno rivisti».

“Per Cassano noi ci siamo”

Cosa farete in caso di ballottaggio? «Pensiamo di poterci arrivare, quello che conta è che ciò che è scritto nel programma deve essere realizzato. Faremo accordi solo a livello di programma, non di posti o poltrone», ha risposto Dabraio, criticando sia i partiti di centrodestra sia quelli di centrosinistra. «Noi abbiamo incontrato i partiti ma alla fine la discussione convergeva sui posti e non sul programma; se qualcuno volesse converge sul programma, ben venga un’alleanza».

Qual è il punto di forza della vostra lista? «L’amore per cui facciamo le cose; è troppo facile sedersi su una sedia e rimanere seduti», ha risposto Viviana Bollini, «credo che la cosa più bella sia l’unità, abbiamo creato tutto insieme parlando. Noi per Cassano ci siamo e non è un motto: abbiamo fato dei gazebo e parlato con i cittadini, li abbiamo ascoltati e ci siamo confrontati con loro». «La trasversalità degli ambienti e i temi di cui vogliamo occuparci, in modo da creare comunicazione tra le varie fasce di popolazione per il benessere sociale: per noi è un grosso punto di forza», ha poi continuato Romina Pirri.

«Veniamo da dieci anni di amministrazione – con due ultimi due anni paralizzati – con tante opere da completare e confusione all’orizzonte», ha concluso Maurizio Tosatti, «negli ultimi mesi abbiamo assistito a un pezzo della maggioranza che si mette con i rivali storici, a un ex vicesindaco che esce dalla giunta con discontinuità e a una sinistra partita subito dividendosi. Francamente la grande notizia che sentiamo intorno a noi è che la gente è insoddisfatta di questo teatrino. Cercherei, se fossi un cassanese, di cercare la giusta energia per ribaltare qualche tavolo».