Giustizia sociale e giustizia ambientale sono i due fili che si intrecciano nell’Alleanza tra Verdi e
Sinistra.

«Ci candidiamo con un programma chiaro che parla ai più e non ai pochi, per un’equa ridistribuzione della ricchezza e la salvezza del clima e del Pianeta su cui viviamo. Pensiamo ad un Paese dove le rinnovabili e il trasporto collettivo siano al centro degli investimenti, dove l’istruzione sia gratuita e garantita attraverso la fiscalità generale. Pensiamo ad un Paese dove la sanità sia pubblica, gratuita e di prossimità, che sia cioè in grado di affrontare gli tsunami e le sfide del futuro. Pensiamo ad un Paese che non continui a devastare il proprio territorio consumando suolo senza sosta. Durante la pandemia da Covid-19 in un solo anno il consumo di
suolo è aumentato del 34% (Rapporto Nazionale ISPRA 2020-2021). Pensiamo ad un Paese che non viva di emergenze, come la crisi idrica, ma che programmi interventi strutturali. Pensiamo ad un Paese dove ci sia il salario minimo e lo stop alla precarietà, perché non si può lavorare per essere poveri. Pensiamo ad un Paese che avanzi sul campo dei diritti civili e degli invisibili. Pensiamo, infine, ad un Paese che utilizzi l’Esercito della Pace, mentre fa tacere l’assordante suono delle armi, in nome dell’articolo 11 della nostra Costituzione. Insomma, abbiamo le idee chiare per una proposta rosso-verde, innovativa, chiara e alternativa al
modello di sviluppo attuale e alla peggiore destra dal Ventennio ad oggi».