Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Anpi Gallarate:

La prossima settimana voteremo, al termine di una campagna elettorale convulsa, troppo breve e in piena estate, di bassissimo profilo e inadeguata nei contenuti.

Stiamo attraversando uno dei momenti più difficili della nostra breve storia repubblicana. Gli ingredienti ci sono tutti: una crisi economica e sociale, spesso alimentata dallo spauracchio di un prossimo autunno nero, che potrebbe portare alla rovina milioni di famiglie per l’insostenibilità del costo dalla vita e con la prospettiva della chiusura di un elevatissimo numero di imprese con conseguenza devastanti per l’occupazione; una guerra al centro dell’Europa a cui noi partecipiamo in maniera più o meno surrettizia, che nessuno sembra intenzionato a far cessare e il cui tema sembra del tutto sparito dalla campagna elettorale; l’aumento ingiustificato del costo dell’energia e l’inflazione che nella guerra hanno solo una delle cause; una pandemia che, pur ridimensionata, non è affatto scomparsa e potrebbe riproporsi col sopraggiungere dei primi freddi; una crisi climatica e ambientale che suona come un campanello d’allarme per la sopravvivenza del nostro stesso pianeta.

Insomma, viviamo nell’incertezza del presente, dimentichi della nostra storia e del passato più recente e privi di una prospettiva per il futuro, con la percezione diffusa del distacco tra la politica e la società, o meglio tra questa classe politica e gli umori di questa società manipolata.

Proprio per tutto ciò, votare è indispensabile. L’Anpi invita a riflettere che il voto è l’esercizio di un diritto conquistato con fatica e con lotte, un’assunzione di responsabilità che comporta l’onere di una scelta. Una scelta però all’interno dei valori fondanti della nostra associazione, che sono l’opposizione al fascismo, quello storico e quello strisciante, camuffato e mutevole che permea tanti partiti e movimenti che popolano l’odierna campagna elettorale; e la difesa e l’applicazione della nostra Costituzione, una Costituzione che troppi vorrebbero stravolgere trasformando l’Italia in una repubblica presidenzialista, che stravolgerebbe ancor più il ruolo del Parlamento e della naturale dialettica istituzionale; o applicando la cosiddetta autonomia differenziata, che poi significherebbe ancora più poteri alle regioni, differenziando così, ecco il termine, i diritti dei cittadini.

Facendo un esempio, più sanità e più scuola ad alcuni, meno scuola e meno sanità ad altri.
In estrema sintesi, l’Anpi fa appello ancora una volta alla partecipazione e sostegno ai valori della libertà, dell’uguaglianza, della tolleranza e della pace.