«Non avremmo voluto essere qui oggi a fare campagna elettorale». Gigi Farioli, abile con la parola, attacca il suo intervento con un’iperbole. ««Non perché non ci entusiasmi il momento più sacro, ma perché avremmo preferito farla tra qualche mese, consentendo di lavorare al governo Draghi che così bene aveva cercato di porre ordine in una delle legislature più pazze della storia della Repubblica che la volontà perversa di alcuni, molto legata a interessi personali,  ha voluto interrompere pur nella delicatezza del momento finanziario e geopolitico che stiamo vivendo» .

Farioli oggi è l’alfiere del terzo polo Azione-Italia Viva, che mette al centro proprio la continuità con Draghi (la cosiddetta «agenda Draghi» che pure altri almeno in parte rivendicano), oltre a un forte accento sull’europeismo.

Spicca il blu, quello dei simboli del terzo polo e anche quello della bandiera dell’Europa, alla presentazione del terzo polo a Gallarate. «L’Europa è uno dei punti cardine del nostro programma ha rivendicato Alberto Coletto, da Varese, nella lista del proporzionale. «Il voto di Lega e Fratelli d’Italia sull’Ungheria è un sintomo di come si pongono questi partiti rispetto all’Europa».

Alla presentazione non c’era Maria Chiara Gadda (deputata renziana uscente, la più papabile per un posto in Parlamento) ma c’era il volto locale del terzo polo, la consigliera comunale Sonia Serati, che ha lasciato PiùEuropa (era nel coordinamento regionale) per proseguire con Calenda, nel segno di una solida collocazione autonoma distinta da centrosinistra e centrodestra, cui dedica anche qualche passaggio polemico.

«Basta una sinistra parassitaria che vuole solo sostenere senza proposte intelligenti, basta una destra che sa solo cassare e a limitare» dice Serati. «Non abbiamo paura di ordine, disciplina e assistenza ai più fragili ma vogliamo portare idee concrete». Rivendica che il terzo polo «soluzioni a problemi che devono essere risolti»