Le elezioni politiche del 25 settembre segnano un cambio di passo radicale nella guida del Paese che si prepara al governo a trazione Fratelli d’Italia e alla coalizione composta oltre che dal partito di Giorgia Meloni anche da Forza Italia, Lega e Moderati che a dati quasi definitivi (fonte Eligendo, Ministero Interno 57.639 sezioni si 60.399 – Senato) si attesta al 44,43% dei consensi. FdI è il primo partito d’Italia col 26.3%, seguito nella coalizione da Lega 8,99% e Forza Italia 8,26%, Moderati 0,89.

Nella sfida fra i poli, la compagine contrapposta di centrosinistra si ferma al 26,19% col Pd primo partito (tecnicamente all’opposizione) col 19,13%, Alleanza verdi e Sinistra al 3,56%, Più Europa (Bonino) 2,95%, Impegno civico (Di Maio) 0,55%.
Il Movimento Cinque Stelle arriva a superare il 15% (15,23%), il duo centrista Renzi-Calenda si ferma al 7,58 infrangendo il sogno di raggiungere la doppia cifra come risultato elettorale ideale. Paragone con Italexit 1,87%.

Nella notte sono arrivate le prime reazioni politiche. Attesa quella di Giorgia Meloni: «Dagli italiani è arrivata una indicazione chiara per un governo di centro destra a guida Fratelli d’Italia. Finalmente gli italiani avranno un governo scelto nelle urne. La campagna elettorale non bella, violenta, aggressiva e che abbiamo subito, ma penso che la situazione con cui dobbiamo confrontarci è complessa e richiede il contributo di tutti con un confronto che è alla base della democrazia. Sono rammaricata dai dati sull’affluenza».

Debora Serracchiani del Partito democratico ha parlato di «giornata triste per il Paese. Il Pd è il primo partito dell’opposizione, staremo in Parlamanto con responsabilità. Registriamo anche nel campo della destra un risultato della Lega sul quale una riflessione deve essere fatta. Riteniamo che il Terzo Polo non abbia raggiunto il risultato che si era dato come obiettivo».

LA DIRETTA ELETTORALE